L’oratorio

La parrocchia di Nembro attraverso l’Oratorio San Filippo Neri allunga la mano a tutti i giovani, i ragazzi, le famiglie del suo territorio: guarda al futuro e parla di una vita buona radicata nel Vangelo di Gesù.


Quello che segue è un testo scritto da un dodicenne che ha fatto ricerche sulla storia dell’Oratorio di Nembro.

L’oratorio di Nembro nasce nel 1899. Il parroco di quel tempo si accorge che c’è la necessità di tenere in maggiore considerazione e sotto sorveglianza la gioventù maschile. Così, fu acquistato il terreno su cui costruire l’Oratorio, in Via Vittoria. Nel mese di maggio del 1901 l’Oratorio fu ultimato ed inaugurato, aveva vasti saloni ed un teatro e dopo pochi anni fu dotato anche di una piccola biblioteca. Appena costruito varie organizzazioni giovanili sportive e non cercarono vita presso l’Oratorio.

La funzione più importante dell’Oratorio era quella di insegnare il Catechismo; tutte le domeniche pomeriggio i ragazzi al suono del fischietto del Don, con l’inevitabile confusione iniziale e poi con un discreto ordine si preparavano in fila a due a due per andare in aula a seguire il Catechismo. Non mancava il divertimento, in estate si organizzavano giochi e nei giorni festivi si poteva vedere il film proiettato nel cinema dell’Oratorio.

L’Oratorio vuole dei giovani sani e robusti: e cosa può rendere forti gli uomini se non lo sport? Ecco perché è nata la “DAVID”, un’associazione sportiva che comprendeva ciclismo, ginnastica artistica, corse in montagna, pallavolo e calcio.

L’Oratorio era ed è fatto per aiutare i ragazzi a diventare uomini, per accoglierli, per migliorare la loro personalità e deve essere per tutti, giovani e ragazzi, un luogo dove si possa sanamente divertirsi.

Oggi se vai all’Oratorio trovi: un parchetto con i giochi per i bambini, due campetti sintetici per giocare a calcio, un campo in sabbia dove si disputano i campionati dalla David, il salone Adobati dove c’è la palestra di roccia, il cineteatro, il bar, tavoli da ping-pong, calciobalilla e il maxi schermo. Ai piani sopra ci sono tantissime aule dove noi ragazzi frequentiamo la catechesi o lo spazio compiti. Ci sono saloni dove si possono fare incontri formativi.

L’Oratorio di ieri e quello di oggi non sono poi così diversi; sono passate tante generazioni di ragazzi, è cambiato l’aspetto fisico dell’Oratorio ma la necessità di ieri è anche quella di oggi: tenere in considerazione i ragazzi e i giovani.

Io quando sono all’Oratorio mi sento a casa, un luogo di famiglia.