Benvenuto don Christopher

Questa è l’omelia tenuta da don Christopher domenica 25 settembre durante la Messa di accoglienza.

Come passa veloce il tempo. Quando ho avuto la nomina sono rimasto tranquillo perché ho pensato “ma sì, tanto fino a settembre!”.

In realtà anche settembre è arrivato, con la festa dell’oratorio qui a Nembro, la festa a Verdello, il saluto di là, il saluto a don Matteo, la gita a Gardaland…ed ora eccoci qua!

Se tanto mi dà tanto, anche se ci vorrà un po’…supereremo presto il tempo delle conoscenze, il tempo in cui tutto è nuovo, per me, ma anche per voi, per chi mi incontra, per chi avrà a che fare con l’oratorio —> Superato questo tempo, spero non troppo lungo, potremo sentirci tutti un po’ più a casa. Io con voi e voi con me.

Ho notato con molto piacere gli sguardi di affetto e gratitudine rivolti a don Matteo nei giorni della festa. È forse ovvio, perché è stato qui a lungo, ma è anche segno che le cose sono andate bene, che la sua figura, e di conseguenza l’oratorio, è stato fondamentale per la vita di molti.

È davvero bello che sia così. Non è scontato!

Un grazie quindi va a lui e a che con lui ha collaborato per rendere così prezioso l’oratorio nella comunità nembrese.

Nei giorni della festa ho notato anche degli sguardi curiosi nei miei confronti. 

Mi viene da dire: chissà cosa si aspettano le persone! Non credo che li stupirò. Non farò i fuochi d’artificio, non farò cose eccezionali. O forse ripensandoci bene, forse sì, vi stupirò. O meglio ci stupiremo.

Perché qual è il vero senso della curiosità e delle aspettative sul don? Oltre all’affetto che si possa avere per una persona che ha un ruolo, credo che in fondo in fondo ciò che interessa è: come sarà l’oratorio nei prossimi anni? Avremo occasione di divertirci? Ci sarà tanta gente con cui stare? Ci sarà la possibilità o la creatività di pensare e fare cose belle?

Vedete alla fine ciò che tutti noi vogliamo, in ogni realtà, in ogni contesto (in famiglia, a scuola, in oratorio, sul lavoro…), è di poter stare bene! Vivere fino in fondo. Non avere rimpianti, essere felici! Questo è quello che vogliamo tutti.

E allora perché ci stupiremo?  Perché il vero stupore della nostra vita arriva dal Vangelo.

Quando noi cerchiamo la felicità, cerchiamo di star bene, stiamo cercando l’umanità che il Vangelo promuove!

E certo che ci stupiremo… Sì! Perché Gesù ci ricorda sempre che la vita è vera quando è donata. E un tesoro è veramente prezioso, quando è condiviso. Se lo custodisco e lo tengo gelosamente per me, perde il suo valore! Un talento mi arricchisce, se imparo a donarlo!

Perché nel Vangelo di oggi il ricco viene rimproverato? Non perché è ricco. Ma perché non ha aiutato il povero! Perchè non si è fatto carico della vita di un altro!

Voglio ringraziare tantissimo don Matteo per la disponibilità nei miei confronti, a introdurmi nella comunità e nelle cose concrete dell’incarico, e soprattutto perché il bene che è stato fatto in oratorio è sotto gli occhi di tutti.

Ci siamo conosciuti 17 anni fa, io ero un adolescente, in cammino per la GMG, e da lui ho avuto una bellissima testimonianza, di prete novellino pieno di entusiasmo. Negli anni successivi sono stato a trovarlo a Curno, poi gli avevo promesso, una volta diventato io prete a Verdello, vengo a trovarti a Nembro. Avevo voglia di un confronto, da parte di una persona molto propositiva, ovvero ricca di proposte e suggerimenti: valorizza sempre i soggetti positivi. Un suggerimento che ricordo bene e che mi è tornato utile. Che non significa “lascia indietro chi non ce la fa”…ma fai un grande regalo a chi è più piccolo: mostra che si può davvero muovere dei passi buoni e preziosi prendendo esempio da chi ci prova e ce la mette tutta.

Ringrazio don Antonio egli altri preti per l’accoglienza. Il curato di Ghisalba, don Simone, mio caro amico, mi ha sempre parlato bene del suo parroco, sono sicuro che ci troveremo bene.

Ringrazio il Sindaco che ho conosciuto nel sere della festa, molto cordiale e disponibile.

Mi aspetto anni di grandi cose in oratorio, grande divertimento, dove lo stupore di tutti noi, mi auguro, sarà scoprire che la nostra felicità più grande sarà prendersi cura della felicità degli altri!